Nella vita di un atleta, la performance in gara rappresenta il momento culminante di mesi, se non anni, di preparazione fisica e mentale. Tuttavia, uno degli aspetti più sottovalutati, ma essenziali per eccellere, è la capacità di concentrarsi sul “qui e ora” durante la competizione. Questo approccio, noto anche come “mindfulness sportiva”, è un elemento determinante per raggiungere il massimo delle proprie potenzialità.
Perché il qui e ora è fondamentale?
La gara è spesso accompagnata da una serie di fattori che possono distrarre l’atleta: l’ansia per il risultato, i ricordi di errori passati o le aspettative future. Questi pensieri, se lasciati liberi di vagare, rischiano di compromettere la performance. Concentrarsi sul presente permette invece di:
• Convogliare le risorse mentali sul presente: focalizzandosi su ciò che si sta facendo in quel preciso istante migliora il gesto atletico e permette all’atleta di prendere decisioni rapide ed efficaci.
• Ridurre l’ansia da prestazione: il pensiero eccessivo sul risultato finale può generare stress. Il qui e ora aiuta a vivere ogni momento come un’opportunità e non come una minaccia.
• Sfruttare al massimo la preparazione: il duro lavoro svolto in allenamento può essere vanificato se la mente si distrae durante la gara. La concentrazione sul presente consente di mettere in pratica ciò che è stato imparato.
La mindfulness nello sport: tecniche pratiche
L’applicazione della mindfulness nello sport è un concetto, un insieme di pratiche che ogni atleta può integrare nella propria routine. Ecco alcune tecniche utili:
Body scan: è un esercizio che permette di rilassare le tensioni muscolari e allenarsi a portare l’attenzione al tempo presente.
Respirazione consapevole: concentrarsi sul respiro aiuta a mantenere la calma e a riportare l’attenzione sul presente. Questo è particolarmente utile nei momenti di alta pressione.
Molti campioni attribuiscono il loro successo alla capacità di concentrarsi sul qui e ora. Novak Djokovic, ad esempio, ha spesso parlato dell’importanza della mindfulness nella sua carriera, utilizzando tecniche di meditazione per migliorare la concentrazione e ridurre lo stress.
Allo stesso modo, Michael Phelps, il nuotatore più medagliato della storia, ha sottolineato come la visualizzazione e la focalizzazione sul presente lo abbiano aiutato a mantenere la calma anche sotto pressione.
Conclusione
Durante la gara, l’atleta è chiamato a concentrarsi sul qui e ora; questo gli permette di gestire lo stress, di prendere decisioni precise e rapide e di compiere il gesto atletico in modo ottimale diminuendo in modo significativo la percentuale di errori.
PS.: Per Te Atleta rivolgere il pensiero al passato è utile perché serve ad imparare; rivolgerlo al futuro serve per programmare. Fallo a casa! Mai durante la gara perché distrae e ti induce all’errore.