L’Aquila 15 gennaio 1998
Chalet della villa comunale
Ho appena finito lezione all’università.
Entro nel bar e mi dirigo verso il bancone; chiedo una bottiglia di acqua liscia.
Esco per sedermi su una panchina della villa, tiro fuori dallo zaino il panino che mi ero preparato a casa, lo scarto strappando un po’ di pellicola trasparente e do un morso ben assestato. Percepisco una sensazione strana in bocca, come un sassolino. D’istinto la lingua tocca l’arcata dentale superiore e mi rendo conto che mi si era scheggiato un dente.
Ricopro il panino con la pellicola avanzata, lo rimetto nello zaino, mi alzo e mi dirigo verso casa. Dopo aver fatto appena 3 passi percepisco dell’umido che scende lungo le guance.
Sono lacrime! La mia faccia è inespressiva ma sto piangendo.
Mi chiedo: cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo.
Facciamo un passo in dietro.